Iniziative del CROMA
LA VALUTAZIONE DELLA QUALITÁ DEL PAESAGGIO
INDICATORI, ASPETTI SOCIO-ECONOMICI ED INNOVAZIONI TECNOLOGICHE
Giornata di Studi
Roma, Tempio di Adriano, Piazza di Pietra
giovedì 22 novembre 2012
Ricomporre i frammenti della memoria guardando agli orizzonti della contemporaneità è l'intento che ha mosso il Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali (CUEBC) di Ravello a dar vita ad una sequenza di progetti multidisciplinari volti a far scoprire, con linguaggio laico, il grande fascino che determinati, insoliti, patrimoni culturali, ancora confinati in una ristretta cerchia di studiosi ed esperti, possiedono, alla stregua di quello esercitato da altri, come l’archeologia e le arti figurative, ormai oggetto "di largo consumo". Un obiettivo cosi complesso non si puo certamente conseguire attraverso iniziative individuali ed isolate e, tanto meno, in assenza di un quadro di alleanze che coinvolga soggetti operanti nel settore di riferimento, sotto il profilo istituzionale e tecnico- scientiñco. Per dette ragioni ORIZZONTI - Ciclo di progetti si avvale di un'ampia partnership, riveste un carattere sperimentale e dunque flessibile, il suo sviluppo viene articolato su più attività correlate, prevede uno svolgimento pluriennale, possiede un respiro internazionale. I vari cicli sono articolati su più eventi secondo le motivazioni e le sollecitazioni che il Comitato Scientifico che cura l’iniziativa intende raccogliere.
In quest'ottica, nel 2008, si è dato vita al prima ciclo con il progetto “In Byte Bemolle. Innovazione tecnologica e patrimoni sonori ed audiovisivi”. La relativa sequenza di eventi ha avuto lo scopo di richiamare l’attenzione delle Istituzioni e di un ampio pubblico sul prezioso contributo che il patrimonio sonoro può offrire al riconoscimento ed alla preservazione delle identità territoriali e sociali - in un momento storico che tende a dissolverle nei processi di omologazione a scala globale - e, parallelamente, di evidenziare il tessuto imprenditoriale ad alto contenuto tecnologico ed innovativo che si muove a supporto delle attività di catalogazione, conservazione e digitalizzazione e delle inerenti esigenze di gestione.
In ideale continuità con il precedente si pone il secondo ciclo, con il progetto “Il patrimonio ritrovato. Memoria storica e percorsi di rivisitazione!, che si è prevalentemente focalizzato sul patrimonio librario ed archivistico, sulla sua tutela, sugli sviluppi della digitalizzazione che ne mutano i connotati tradizionali e le stesse modalità di fruizione. Sul suo valore di testimonianza e memoria di remote ma vivide relazioni con mondi, civiltà e culture lontane, con l'altrove, oggi repentinamente ravvicinato da planetari processi di espansione commerciale e di innovazione tecnologica, che faticano a custodirne l’impronta culturale.
Il terza ciclo, con il Progetto "Leggere il Paesaggio. Epressrioni e linguaggi”, affronta una tematica scelta anche in ragione del decennale della Convenzione europea del paesaggio, firmata a Firenze il 20 ottobre 2000, nel cui ambito si possono peraltro rintracciare principi a suo tempo posti a fondamento della carta costituzionale italiana e oggetto di una costante attenzione da parte del legislatore.
La convenzione afferma che "il paesaggio rappresenta un elemento chiave del benessere individuale e sociale, e che la sua salvaguardia, la sua gestione e la sua pianificazione comportano diritti e responsabilità per ciascun individuo". Sulla scorta di tale apertura, i diversi eventi vengono caratterizzati da una visione del paesaggio ad ampio spettro, da un insieme di approcci inter-disciplinari e privilegiando l'analisi scientifica in correlazione con l’applicazione di tecnologie innovative; corrispondono ad altrettante declinazioni del tema, che intendono spingersi anche al di là della tradizionale concezione fisica e naturalistica del patrimonio paesaggistico, che sembra "a prima vista" ispirare gran parte delle iniziative di carattere scientifico ed istituzionale.
Parlare di indicatori di qualità è sempre questione complessa e controversa. Anche per quanto riguarda il paesaggio, diversi ambiti culturali intendono la parola qualità con un’accezione molto varia e cio si verifica in particolare nel dialogo, non sempre facile, fra contesti più prettamente naturalistici e quelli che operano nella pianificazione e progettazione ambientale. Non solo ai fini di una corretta percezione della valenza ambientale dei paesaggi, ma anche ai fini della loro tutela e valorizzazione, è indispensabile arrivare ad un’intesa rispetto agli obiettivi prioritari da perseguire e alle metodologie da adottare per arrivare alla loro definizione. Nella pianificazione territoriale non solo gli aspetti scientifici, ma anche quelli socio-economici hanno un ruolo non trascurabile per il risvolto economico connesso alla percezione della qualità del paesaggio. Le innovazioni tecnologiche attuate per l’acquisizione ed elaborazione dei dati rappresentano uno strumento da valutare attentamente per le opportunità, ma anche per gli eventuali limiti, del loro impiego. La giornata di studi vuole affrontare il dibattito che porti ad una più ampia condivisione del significato del termine "qualità", degli aspetti valutativi e della loro rilevanza per il mondo economico, con esemplificazioni in diverse realtà territoriali e con particolare attenzione al caso della Campagna Romana. L’evento, che conclude il terzo ciclo del Progetto ORIZZONTI, è realizzato con l'apporto di due strutture altamente qualificate, quali ARM- Azienda Romana Mercati della Camera di Commercio di Roma e CROMA- Centro perla studio di Roma dell'Università Roma Tre.